Cos'è trattato di rapallo?

Il Trattato di Rapallo fu un accordo firmato il 12 novembre 1920 tra l'Italia e il Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (poi noto come Regno di Jugoslavia) nella città di Rapallo, in Italia.

Questo trattato venne firmato a seguito della fine della prima guerra mondiale e dei dissapori tra Italia e Jugoslavia che si erano sviluppati durante la conferenza di pace. L'Italia si sentiva tradita dagli Alleati in quanto non aveva ottenuto tutto il territorio promesso in cambio dell'entrata in guerra contro l'Impero Austro-Ungarico, mentre la Jugoslavia desiderava recuperare i territori contesi dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia.

Il trattato di Rapallo risolse queste tensioni attraverso la reciproca rinuncia ai territori contestati. L'Italia riconobbe la sovranità della Jugoslavia su Fiume, la Dalmazia settentrionale e orientale, gran parte dell'Istria e delle isole di Cherso e Lussino, mentre la Jugoslavia rinunciò ai suoi interessi sulla Dalmazia meridionale, incluso il porto strategico di Spalato (oggi Split).

Inoltre, il trattato stabilì una definizione delle frontiere tra Italia e Jugoslavia, con il confine che seguiva principalmente i Corsi d'acqua naturali. Venne anche stabilito un regime di libera navigazione sul fiume Danubio.

Il Trattato di Rapallo sancì una tregua tra i due paesi, ponendo fine a una lunga disputa territoriale e stabilendo una base per le relazioni bilaterali future. Sebbene quest'accordo non risolvesse completamente tutte le tensioni tra Italia e Jugoslavia, rappresentò un passo importante verso la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi e pose le basi per successivi accordi bilaterali.